Sentieri e mestieri perduti - 3°uscita
L'INDUSTRIA DEL GHIACCIO e LE FERRIERE

 L’Itinerario della Ghiacciaia ci porta in quelle zone della valle del Reno in cui, dalla fine del Settecento fino alla metà del Novecento, l’attività principale fu la produzione del ghiaccio naturale. Il percorso si snoda fra i paesi di Pracchia e Le Piastre, famosi proprio per la produzione di ghiaccio e per i luoghi in cui questo prodotto veniva conservato: le ghiacciaie. Percorrendo l’itinerario messo a punto dall’Ecomuseo della Montagna Pistoiese, è possibile osservare le briglie, le calle e le gore che servivano per deviare il corso del fiume e far confluire le sue acque nei laghi che, in pieno inverno, si ghiacciavano. La struttura che meglio descrive questo processo produttivo è la Ghiacciaia della Madonnina, restaurata dal comune di Pistoia a scopo didattico.

La ghiacciaia della Madonnina è una struttura destinata alla conservazione dei blocchi di ghiaccio; presenta una struttura tronco-conica con basamento in muratura e copertura in paglia di segale e tegole. Realizzata in pietra locale, ha un'altezza complessiva di 15,60 metri ed un volume di 760 metri cubi. Il fondo, costituito da pietrame sciolto, è dotato di un sistema di drenaggio. Tre porte, disposte a diverse altezze, consentivano l'accesso all'edificio a seconda della quantità di ghiaccio in esso presente. Di fronte alla ghiacciaia si trova il laghetto, dotato di condotti di uscita e di entrata per le acque del Reno.

La produzione del ghiaccio ed una conseguente distribuzione ad ampio raggio furono rese possibili dalla costruzione della Strada che collegava Pistoia con Modena, realizzata sul versante toscano nella seconda metà del secolo XVIII da Leonardo Ximenes e dalla ferrovia Porrettana. Queste opere permisero durante la bella stagione di diminuire i tempi per il trasporto del ghiaccio verso le città. Nel pomeriggio, oltre alla ghiacciaia é prevista anche una visita alla Ferriera Papini di Maresca. (Vedere il programma nel dettaglio più sotto)

Posti disponibili :28 -  Mezzo di trasporto: Pullman -  Dislivelli escursione: +150m -50  m   - Orari di partenza: Sassuolo sede CAI ore 6,45 ; Modena Parcheggio polisportiva San Donnino ore 7

La quota di partecipazione di 45 €  da versare al momento dell’iscrizione, comprende: 1) Quota di iscrizione. 2) Viaggio in pullman. 3) Pranzo al ristorante. 4) Visita guidata alla ghiacciaia della Madonnina. 5) Ingresso alla Ferriera Papini e 6) Museo del Ferro.

Chiusura iscrizioni al raggiungimento dei 28 iscritti o preferibilmente entro martedì 18 settembre

x INFO: Accompagnatori  Claudio Fregni 338 1170366  e   Giordano Chiodi  335 5430921

PROGRAMMA
Arrivati in Pullman a Pontepetri (664m) ci incamminiamo su comodo sentiero lungo 8 km che, a grandi linee, segue il percorso del torrente Reno, fino a raggiungere la Ghiacciaia della Madonnina in 2 ore. Presso la struttura (alle 11,45 circa) una guida ci fornirà notizie sulla storia della produzione del ghiaccio naturale e sul funzionamento delle antiche ghiacciaie dell'Alta Valle del Reno e ci mostrerà l'interno con le nuove installazioni artistiche: le sculture di Leonardo Begliomini e i video con le foto storiche, dedicati a questa attività. - Durata visita: 30 minuti circa. In altri 15 minuti raggiungeremo il parcheggio a Le Piastre (746m) dove ci aspetta il Pullman per portarci a pranzo presso l’albergo Tesi di Maresca (ristorante già collaudato nella precedente nostra escursione a Campo Tizzoro di ottobre 2016).

Dal momento che l’escursione si inserisce in un ciclo dedicato agli antichi mestieri, nel pomeriggio la visita proseguirà ad un paio di ambienti dedicati all'Itinerario del Ferro, ideato per testimoniare come la lavorazione del ferro sia sempre stata di importanza vitale per l'economia della montagna Pistoiese.   La montagna, con i suoi fitti boschi e l’abbondanza di acqua, era ricca di energia naturale e garantiva la forza motrice e il combustibile per gli antichi opifici di lavorazione del ferro, proveniente dall'Isola d'Elba e fondamentale per la costruzione di armi e di attrezzi per l’agricoltura e l’edilizia.

Di seguito una breve descrizione di ciò che andremo vedere, dopo la pausa pranzo:
1) Ferriera Papini di Maresca: attestata come già attiva nel 1388, è probabilmente la più antica ferriera della Toscana ancora esistente.
Al suo interno sono conservati macchinari idraulici e meccanici originali (magli, fucine, forno) e utensili quali tenaglie, incudini, morse, martelli e mole che rappresentano un’importante testimonianza dell'attività di lavorazione del ferro sulla Montagna Pistoiese. In compagnia di un artigiano della montagna è possibile scoprire l’affascinante mestiere del fabbro con dimostrazioni e prove di forgiatura e battitura del ferro. - Durata visita: 1 ora circa.

2) Museo del Ferro e Giardino Didattico di Pontepetri: il Museo del Ferro raccoglie attrezzi e documenti storici (bolle, fatture e registri) provenienti dalle antiche ferriere locali. Qui i visitatori vengono invitati ad attivare i modellini in scala che riproducono i movimenti dei macchinari idraulici e meccanici tipici degli opifici. La visita si completa con un allestimento all’aperto, il Giardino Didattico, che comprende due grandi ruote in legno (una da mulino e una da ferriera) e un maglio in scala 1:1; questi meccanismi vengono messi in moto azionando le chiuse, che trattengono l’acqua deviata dal fiume in un bottaccio sopraelevato; la forza idraulica farà muovere le ruote e azionare il maglio e le macine, aiutando a comprendere dal vivo la potenza dell’energia dell’acqua. - Durata visita: 30 minuti circa.